DIARY- C. Palahniuk

"Oggi il tempo è sereno e soleggiato, ma piovono stronzate."

This novel is the Diary of Misty from when her husband falls into a coma. Misty is a woman who, in order to fulfill her dream of a well off life, finds herself living on an island where rich and bigoted people live. They live off the visiting tourists who are richer than the islanders.

It is the classic story of a frustrated woman, in a midlife crisis, who realizes that her dreams have not been fulfilled, her projects have not succeeded, she is at a point of no return and she blames her husband for bringing her to this point. 

Surely there's also the Palahniuk's mark : Misty has not ended up on the island because of love as she believes but due to an intrigue brought about by the islanders. They wanted her to join their community to help them win against the tourists and regain control of the island, a "battle" that takes place every hundred years.

At this point Palahniuk refers to Plato's doctrine on reminiscence, which for our soul is immortal. In this way  we have an innate knowledge from our past lives and we unconsciously "remember" things from there. Misty's soul is the same as that of the other women who have previously accomplished the "mission" so, in a kind of way, she can "remember" how to do things. 

This novel shows an unusual Palahniuk as the book is set in a seaside resort not in his usual city or countryside and it is about people who have different habits.

The author is always sharp in his depiction of the darker aspects of society, the hidden aspects, but in this case he puts people who are very different to us under his magnifying glass. People who have not kept up to date with the passing of time but who are obsessed with their antiquated traditions and stuck in the past. Maybe it is because of this that the novel does not hit the readers like his other novels (Invisible Monsters, Fight Club, Rant etc.) Perhaps it is because of this, that when faced with his typical "improbable exaggeration", which is usually what we remember and love most about Palahniuk, this time we do not find it so ingenious, but on the contrary, too much.

"A quello che non capisci puoi dare qualunque significato."

DIARY- C. Palahniuk

In questo romanzo Palahniuk riporta il Diario tenuto da Misty da quando suo marito è in coma. 

Basandosi sulla dottrina della reminiscenza di Platone, secondo la quale quale l'anima è immortale e, di conseguenza, la conoscenza è in noi innata poichè la ricordiamo inconsciamente dalle vite passate, la storia di Misty è quella di una donna che, per seguire il sogno di vita agiata che coltivava fin da bambina, si ritrova a vivere in un'isola abitata da persone molto benestanti, bigotte, che vivono delle entrate portate da turisti ancora più ricchi degli isolani. 

"<Tu hai fatto il college, vero?>

L'accademia delle belle arti, precisa Misty. Ma non si è diplomata. Ha abbondanato. Sono venuti ad abitare qui quand'è morto Harrow, per occuparsi della madre di Peter. Poi Misty si è addormentata, e quando si è risvegliata era grassa e stanca e di mezz'età."

La classica storia di una donna frustrata, in piena "crisi di mezz'età", che realizza che i suoi sogni sono falliti, che i propri progetti non sono andati a buon fine, che si trova ormai ad un punto di non ritorno e che accusa il marito di averla condotta fin lì, è intrecciata con il tocco irreale di Palahniuk: Misty non è capitata in quell'isola per amore casuale, bensì per una macchinazione attuata dagli isolani, i quali hanno fatto in modo che entrasse a far parte della loro comunità per conseguire, come accade ogni cent'anni, il loro trionfo sui turisti e riprendere il possesso dell'isola. 

Per questo punto, come già annunciato, l'autore si rifà alla teoria della reminiscenza: l'anima di Misty è la stessa di altre donne che, prima di lei in passato, hanno compiuto la stessa "missione" e, a mano a mano che gli eventi si susseguono, ricorda come fare determinate cose.

In questo libro si legge un Palahniuk non usuale: è ambientato in una zona balneare e non più in città/campagna e tratta di persone con abitudini diverse. 

L'autore è sempre acuto nel fotografare la società nei suoi aspetti più cupi, più nascosti, ma in questo caso mette sotto la sua lente d'ingrandimento persone lontane da noi. Persone "vecchie", non al passo con i tempi, fisse sulla loro tradizione, antiquate. 

Forse è per questo che il romanzo non colpisce quanto altri suoi (vedi INVISIBLE MONSTERS, FIGHT CLUB, RABBIA, ecc.). 

Sempre per questo, nel momento in cui arriva la tipica "esagerazione improbabile" che è usualmente ciò che di Palahniuk ricordiamo e ammiriamo di più, non la troviamo geniale, ma, al contrario, troppo esagerata.

LA FORZA DEL PASSATO- S. Veronesi

This novel tells the story of Gianni, which is everyone's life. Every person feels or at least thinks about how ephemeral happiness is, about how a single thing going wrong can cause everything else to go wrong creating a chain which can ruin our initial happiness. As this is such a commonplace discussion we never tire of talking about this or listening to others talk about it. 

 

In this case, Veronesi faces it through Gianni, an ordinary man with a wife and child who lives peacefully. What starts the chain of events is the death of his father who he has never had a good relationship with; other events then happen to him, for instance he finds out his wife has cheated on him but she regrets her actions, it all ends with a car accident. 

 

Despite all the bad things that happen to him Gianni decides to carry on living as if nothing has happened as he says "let's make a little miracle" to live better.

 

The moral of the story that the author wishes to underline is that we should not concentrate on our misfortunes as bad things always happen, we should just let the bad things follow their course and not bother trying to do something about them and above all we should stop thinking about the happiness we have lost. Instead we should concentrate on our good times in the presen,t if we have them, and not worry about how these good times may not exist in the future. A happy past should be our strength not our cross.

LA FORZA DEL PASSATO- S. Veronesi 




"Ero talmente felice che ricordo benissimo, una di quelle mattine, all'improvviso, il sopraggiungere di un pensiero semplicissimo e funesto, devastante come un temporale su un roseto: un giorno, pensai, non sarà più così. Un giorno, pensai, queste mattine questa felicità riappariranno remote irripetibili, e mi commuoverò al loro ricordo. [...] Pensando a tutto ciò presi il solenne impegno di non abbattermi quando il giorno fosse arrivato, ma piuttosto di brandire il ricordo di quelle mattine come fosse una spada, e di affrontare senza lamentarmi qualunque avversità il destino mi riservasse, forte del fatto che tutto il male del mondo non avrebbe mai potuto togliermi una sola stilla di della felicità che in quel momento stava provando. Sapevo che non avrebbe funzionato ma almeno mi servì lì, sul momento,a salvare la mia felicità dal pensiero che minacciava di spazzarla via prima del tempo. Ora quel tempo arrivato, ed è arrivato proprio qui, proprio nel punto del del mondo in cui, sette anni fa, era stato presagito…"

  

La storia di Gianni, il protagonista di questo romanzo, è quella di tutti noi: ogni persona ha provato e/o si è soffermata a pensare a quanto la felicità sia effimera, momentanea, a quanto un solo evento sfavorevole faccia innescare una "catena" di fatti negativi che in breve sovrastano la felicità iniziale. 
Proprio per il fatto che si tratta di un luogo comune, è un argomento di cui non ci si stanca mai né di parlare né di sentirne parlare. 

In questo caso Veronesi lo affronta attraverso Gianni, un uomo comune con una moglie e un figlio, che vive serenamente. 
L'evento che fa partire la "catena" è la morte del padre con cui non ha mai avuto ottimi rapporti, a questo ne faranno seguito altri, tra cui la scoperta che la moglie, sebbene pentita, in passato l'ha tradito, fino a culminare in un incidente stradale. 

Nonostante tutte le cose negative che gli accadono nel corso del romanzo, nella conclusione Gianni decide di continuare a vivere come se niente fosse successo: "facciamo un piccolo miracolo" per stare meglio. 

La morale che quindi Veronesi vuole comunicare è quella che non ci si deve incaponire sulle "disgrazie" che ci si presentano, lasciare che siano esse stesse a fare il loro corso e ad andarsene: non bisogna passare gran parte del tempo a cercare di correggere qualcosa bensì, quando si è infelici, non pensare ai tempi migliori che ormai sono passati, e, quando il presente è favorevole, non turbarsi immaginando il futuro in cui questo non ci sarà più. 
Un passato felice deve essere la nostra forza, non la nostra croce.