LA FORZA DEL PASSATO- S. Veronesi

This novel tells the story of Gianni, which is everyone's life. Every person feels or at least thinks about how ephemeral happiness is, about how a single thing going wrong can cause everything else to go wrong creating a chain which can ruin our initial happiness. As this is such a commonplace discussion we never tire of talking about this or listening to others talk about it. 

 

In this case, Veronesi faces it through Gianni, an ordinary man with a wife and child who lives peacefully. What starts the chain of events is the death of his father who he has never had a good relationship with; other events then happen to him, for instance he finds out his wife has cheated on him but she regrets her actions, it all ends with a car accident. 

 

Despite all the bad things that happen to him Gianni decides to carry on living as if nothing has happened as he says "let's make a little miracle" to live better.

 

The moral of the story that the author wishes to underline is that we should not concentrate on our misfortunes as bad things always happen, we should just let the bad things follow their course and not bother trying to do something about them and above all we should stop thinking about the happiness we have lost. Instead we should concentrate on our good times in the presen,t if we have them, and not worry about how these good times may not exist in the future. A happy past should be our strength not our cross.

LA FORZA DEL PASSATO- S. Veronesi 




"Ero talmente felice che ricordo benissimo, una di quelle mattine, all'improvviso, il sopraggiungere di un pensiero semplicissimo e funesto, devastante come un temporale su un roseto: un giorno, pensai, non sarà più così. Un giorno, pensai, queste mattine questa felicità riappariranno remote irripetibili, e mi commuoverò al loro ricordo. [...] Pensando a tutto ciò presi il solenne impegno di non abbattermi quando il giorno fosse arrivato, ma piuttosto di brandire il ricordo di quelle mattine come fosse una spada, e di affrontare senza lamentarmi qualunque avversità il destino mi riservasse, forte del fatto che tutto il male del mondo non avrebbe mai potuto togliermi una sola stilla di della felicità che in quel momento stava provando. Sapevo che non avrebbe funzionato ma almeno mi servì lì, sul momento,a salvare la mia felicità dal pensiero che minacciava di spazzarla via prima del tempo. Ora quel tempo arrivato, ed è arrivato proprio qui, proprio nel punto del del mondo in cui, sette anni fa, era stato presagito…"

  

La storia di Gianni, il protagonista di questo romanzo, è quella di tutti noi: ogni persona ha provato e/o si è soffermata a pensare a quanto la felicità sia effimera, momentanea, a quanto un solo evento sfavorevole faccia innescare una "catena" di fatti negativi che in breve sovrastano la felicità iniziale. 
Proprio per il fatto che si tratta di un luogo comune, è un argomento di cui non ci si stanca mai né di parlare né di sentirne parlare. 

In questo caso Veronesi lo affronta attraverso Gianni, un uomo comune con una moglie e un figlio, che vive serenamente. 
L'evento che fa partire la "catena" è la morte del padre con cui non ha mai avuto ottimi rapporti, a questo ne faranno seguito altri, tra cui la scoperta che la moglie, sebbene pentita, in passato l'ha tradito, fino a culminare in un incidente stradale. 

Nonostante tutte le cose negative che gli accadono nel corso del romanzo, nella conclusione Gianni decide di continuare a vivere come se niente fosse successo: "facciamo un piccolo miracolo" per stare meglio. 

La morale che quindi Veronesi vuole comunicare è quella che non ci si deve incaponire sulle "disgrazie" che ci si presentano, lasciare che siano esse stesse a fare il loro corso e ad andarsene: non bisogna passare gran parte del tempo a cercare di correggere qualcosa bensì, quando si è infelici, non pensare ai tempi migliori che ormai sono passati, e, quando il presente è favorevole, non turbarsi immaginando il futuro in cui questo non ci sarà più. 
Un passato felice deve essere la nostra forza, non la nostra croce.